Ultima modifica: 9 maggio 2013

Condivisione del quadro teorico con gli studenti

(Unità 12, Nota 19, pag. 119)

Si tratta di uno dei nodi metodologici del progetto ArAl.
Il quadro teorico e il Glossario sono stati concepiti in funzione dell’insegnante, ma una frase scritta nella prova d’esame di un docente SSIS ci ha condotti a formulare delle ipotesi su un possibile ampliamento del glossario come strumento di supporto culturale anche per gli studenti.
La frase diceva: “Penso che l’esperienza per un docente sia effettivamente l’aspetto maggiormente formativo, soprattutto se ognuno di noi si mette nell’ottica di manifestare in modo continuo il proprio stile di insegnamento.”
Questa affermazione presenta un’implicazione illuminante: la matematica dovrebbe essere insegnata rendendo consapevoli gli studenti che competenze apparentemente estranee ad essa:
– nell’uso dei linguaggi, in primis di quello naturale,
– nel tradurre da un linguaggio all’altro,
– nel riconoscere gli aspetti sintattici e semantici di un linguaggio,
– nel conoscere la differenza fra rappresentare e risolvere una situazione problematica e quindi fra processo e prodotto,
costituiscono la base nella costruzione significativa delle conoscenze matematiche.
Tale prospettiva conduce a formulare un’ipotesi sull’ampliamento della funzione del Glossario: organizzare un contratto didattico che preveda l’esplicitazione costante da parte dell’insegnante delle motivazioni profonde che lo guidano nelle sue scelte metodologiche e di contenuto. In questo modo gli alunni vedrebbero se stessi come compartecipi nella costruzione dei saperi e il Glossario diventerebbe lo sfondo permanente dell’insegnamento e dell’apprendimento, attraverso il quale gli alunni verrebbero condotti a riflettere sull’importanza di condividere costrutti come Processo / Prodotto, Rappresentare / Risolvere, Forma canonica / Forma non canonica di un numero, Trasparente / Opaco, l’uguale come operatore direzionale / simbolo di equivalenza, eccetera.
Ciò comporta, come premessa inevitabile, che sia l’insegnante il motore primo di questa condivisione, e che quindi diventi attore consapevole e convinto nella gestione del Glossario.
Una strategia efficace, man mano che si incontrano costrutti teorici dell’early algebra presenti nel Glossario, consiste nel farli trascrivere in modo ben visibile su delle strisce di cartone che vengono poi affisse su una parete dell’aula in modo da diventare un bagaglio culturale in progress condiviso al quale alunni e insegnante faranno continuo riferimento.

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