Ultima modifica: 7 maggio 2015

Persistenza semantica

Abbiamo chiamato in questo modo un fraintendimento legato all’uso dei simboli nel linguaggio matematico, frequente nelle fasi iniziali della costruzione del linguaggio algebrico.
Si manifesta soprattutto (per esempio in attività di approccio all’equazione, Unità 6) quando gli alunni si ‘affezionano’ a simboli iconici per rappresentare quantità sconosciute in situazioni problematiche nelle quali compaiono scatole, bustine, cassette, confezioni, pacchetti, e così via (nomi assimilabili a quelli che in lin-guistica sono definiti collettivi).
Il simbolo (rettangolare o quadrato) viene introdotto spontaneamente dagli alunni, sembra un passo verso l’astrazione, ma in realtà conserva in sé la memoria forte dell’analogia tra la sua forma e quella dell‘oggetto rappresentato. Così di volta in volta l’icona rettangolare finisce per rappresentare per l’alunno ‘la bustina’ e non ‘il numero delle figurine in essa contenute’, ‘la cassetta’ e non ‘il numero dei chilogrammi della frutta contenuta nella cassetta’, ‘la confezione’ e non ‘il peso delle noccioline contenute nella confezione’. Questo persistente significato originale rischia di sfuggire ad un’analisi ‘tradizionale’ dei protocolli degli alunni e di favorire un misconcetto forte nel passaggio all’incognita.
Anche l’uso delle lettere può portare ad un fraintendimento simile (la lettera come iniziale della parola come ‘c’ per ‘confezione’ invece che per ‘numero di.oggetti contenuti nella confezione’), ma sembra più facilmente superabile.

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