Ultima modifica: 23 luglio 2015

Dal linguaggio naturale al linguaggio matematico

(Unità 12, Nota 2, pag. 39)

Attraverso l’argomentazione il linguaggio naturale svolge il ruolo fondamentale di mediatore verso la graduale appropriazione da parte degli alunni di un linguaggio specifico come quello matematico.
Impadronirsi, con l’evolversi del balbettio algebrico, di termini specifici – ad esempio, quanso si affronta la ricerca di regolarità nelle successioni – come ‘elemento’, ‘modulo’, ‘successione, ‘analogia strutturale’ – significa per gli alunni impadronirsi di un linguaggio nominale, com’è quello scientifico.
Attraverso i nomi, si condensano significati che altrimenti si dovrebbero esprimere mediante giri di parole che spesso non apportano un miglioramento alla comprensione di tali significati.
Quella che possiamo chiamare concentrazione semantica, propria della nominalizzazione, nel linguaggio naturale prepara il passaggio alla produzione e all’interpretazione del linguaggio simbolico dell’algebra, vero e proprio distillato semantico.
Il passaggio dal linguaggio naturale a quello simbolico dell’algebra, che nella scuola dovrebbe realizzarsi nell’arco della scuola primaria e secondaria di primo grado, ha richiesto all’umanità svariati millenni per svilupparsi compiutamente. Fino all’era moderna problemi e soluzioni, quando non venivano tradotti in termini geometrici, erano infatti espressi in lingua naturale.