Ultima modifica: 23 luglio 2015

Come fare con gli interventi fuorvianti in una discussione?

(Unità 12, FAQ-D 12, pag 27

L’insegnante attiva una discussione quando se ne presenta l’occasione e quindi c’è sempre un obiettivo che prende corpo e ne direziona lo sviluppo. Possiamo dire che nessun intervento è ‘stupido’. Ognuno esprime l’atteggiamento e le conoscenze dell’alunno in quella particolare circostanza: in altre parole – giusto o sbagliato, banale o profondo, centrato o dispersivo – ogni intervento possiede una sua significatività più o meno trasparente. L’insegnante potrà chiedere ragione del suo intervento all’autore o a qualche suo compagno.
Accade che dei contributi siano tangenti rispetto all’obiettivo della discussione, ma contengano spunti per ampliamenti o approfondimenti importanti. È produttiva, in questi casi, la metafora del frigorifero: “State dicendo cose interessantissime. Mettiamole in frigorifero e tiriamole fuori appena abbiamo concluso la discussione”. Questa metafora è possibile solo in un ambiente con una forte impronta argomentativa. È molto importante che il docente non scoraggi l’alunno con risposte come “Questo non c’entra” o, peggio, che ignori dei contributi i cui autori, mortificati, possono perdere la motivazione e decidere di ritirarsi dalla discussione.

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